C’è un ristorante in più a Firenze, uno che smuove, l’Olio Restaurant. Roba da ricette ed esecuzioni d’altri tempi, tenendo conto più dei ricordi che delle parole. Quindi le ricette non si tagliano, si pone attenzione al giusto calibro nel fare le cose e i piatti sono ricchi, nutrienti e gustosi. Cucina toscana che mi ha ricordato San Piero a Ponti dove, un po’, ho passato momenti in infanzia in attesa che il sugo fosse pronto. Tortelli Mugellani al sugo, gnocchi delicatissimi, un fois gras da perdere la testa. L’esperienza di 3 moschettieri della ristorazione come Paolo Provvedi, signore del catering fiorentino originario di San Casciano e fondatore di Convivium prima e Tuscan Excelsia oggi, Carlo Lazzerini altra figura storica della sala al fianco di Paolo in Convivium e maestro della cucina flambé ed infine un signore che è stato il più giovane chef stellato di Italia, quando aveva soli 25 anni, Michele Bosco.
Olio Restaurant Firenze che in realtà riapre, poiché prima era in zona Santo Spirito a Palazzo Capponi. Ora si sposta in via il Prato, Palazzo Corsini, una zona sempre più ricca di offerta di livello come nel caso dell’hotel Villa Medici e il suo Harry’s Garden.
Da sottolineare che oltre l’ottima offerta di vini, si trova anche una ‘carta dell’olio’, una vera olioteca per valorizzare un prodotto, l’olio toscano DOP Extra Vergine vero, genuino che fa bene più delle medicine, l’ho detto.
Dopo soli due mesi dalla chiusura dei locali di via Santo Spirito riparte l’avventura di Olio Restaurant, nato in Palazzo
Capponi nel 2000 come Olio & Convivium per iniziativa di Paolo Provvedi. Il ristorante che nasce dall’esperienza quarantennale di Paolo Provvedi nel settore catering abbinato alla grande passione per l’arte e il teatro che si ‘riversano’ nell’arredo del ristorante che è vera e propria galleria con tanto di nomi come Ottone Rosai, Ardengo Soffici e Zaccagnini.

E adesso la nuova stagione di Olio Restaurant, con Provvedi alla guida e il fedelissimo Carlo Lazzerini come direttore
più la new entry Serena Bosi come maitre di sala, comincia in via del Prato (l’antico Prato di Ognissanti oggi vivace ambito di uffici, commerci e cultura) in un locale di Palazzo Corsini, a pochi metri dal triplice portone che racchiude il Brindellone protagonista dello Scoppio del Carro in Piazza del Duomo.
Paolo Provvedi è un nome storico del catering a Firenze e in tutta Italia, attivo nel settore del catering da più di trent’anni. In questo ambito si è sempre distinto per aver avviato progetti sfidanti e di successo, mosso dalla passione per la cucina e l’ospitalità. Fu, infatti, lui nel 1986 a fondare, assieme ad alcuni colleghi, l’azienda di catering Convivium Firenze, portandolo a diventare un caposaldo della gastronomia fiorentina, nonché uno dei più affermati gruppi di catering italiani. Nel 2012 di iniziare un’altra avventura con una nuova azienda, Tuscan Excelsia, puntando sulla capacità di essere – con la sua consulenza – un punto di riferimento per la gestione di tutto l’evento. La sartorialità applicata al settore del catering

Una casa nuova, che l’architetto Fabio Spadoni ha ri-dimensionato “in un intervento – sorride – di
art attak” utilizzando gran parte degli arredi già presenti in Palazzo Capponi, ma con l’inserto di
pregevoli e gradevoli elementi di novità.

Come il bancone color petrolio con il comptoir in piombo che accoglie nell’ambiente di ingresso adibito a salotto-bar dove, ai tavoli Art déco con sedie Thonet originali, si potranno consumare spuntini di mousse, terrine, tartine, foie gras, gnocchetti e soufflé, tapas di prosciutto di Cinta o Pata Negra, sformatini o pappa al pomodoro, oppure singoli piatti dal menu del ristorante abbinati a vini e bollicine, aperitivi e cocktail dalle bottiglie esposte nella preziosa “ghiacciaia”, il mobile in marmo bardiglio già presente in Santo Spirito come anche lo “shop”, scaffale-vetrina che ricorda l’originale gusto gastronomico del Convivium: offre pane fresco, propone oli selezionati da Marco Pampaloni che ha creato anche la carte degli oli per il
ristorante, ma anche altri prodotti acquistabili per cadeau esclusivi come i biscotti di Migliana o il farro e i ceci dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

Due le sale: la principale, 40 posti, con i grandi scaffali-cantina importati da Santo Spirito, e una
saletta-privé capace di altri 20 posti e protetta da una grande tenda.
Una tela di Ottone Rosai e una scultura di Ardengo Soffici
A impreziosire gli ambienti, in sala una tela di Ottone Rosai e una scultura di Ardengo Soffici, nel bar una scultura
(“Astronomo”) in parete di Francesco Carone, oltre a vasi di inizio Novecento firmati Zaccagnini.
Un legame con l’arte e con la cultura che Paolo Provvedi ha voluto particolarmente intenso con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, da cui provengono arredi scenici, costumi e oggetti che regalano un tocco magico all’ambiente e suggeriscono anche un prolungamento dell’orario nel post-opera e nel post-teatro, “e penso che saremo gli unici a farlo”, annuncia Provvedi.
MENU’ FORNITO DALL’UFFICIO STAMPA:
“Cucina fra tradizione e territorio con divagazioni e tocchi più creativi, fra tortelli mugellani con sugo “finto”, Vellutata di cavolo nero, tortelli pecorino e pere, cotture a bassa
temperatura per guancia di manzo, petto di anatra, filetto di Cinta senese. In cucina Chand Lal e
Andrea Mazzei, con la consulenza di Michele Bosco, chef di lungo corso legato a Provvedi già dai
tempi del Convivium, per gli assaggi, le tapas e i piattini del salotto-bar. Dal canto suo, su richiesta
e prenotazione, il direttore Carlo Lazzerini riproporrà le sue esclusive preparazioni al tavolo:
spaghetti flambé, tartare, crêpes Suzette alla lampada.”
Olio Restaurant, via Il Prato 58r, Firenze. Tel. 055 2658198, http://www.oliorestaurant.it
Aperto martedì-domenica dalle 19, chiuso il lunedì