Con la volontà di tre imprenditori fiorentini, Aldo Settembrini, Antonio Laganà e Marcello moretti, apre a Prato “Fabbrica in Pedavena”, locale adatto per provare birre artigianali, dalle Dolomiti alla Baviera, unite a pizze e specialità culinarie del territorio, con la consulenza dello Chef Massimiliano Catizzone.
[FOTO DI Matteo Ciabini]

Prendiamo ad esempio i colori di una cascata dalla quale sgorga l’acqua di un torrente nel pieno di un lungo inverno. Uno di quei giorni nei quali magari i toni della tavolozza del cielo variano da uno smorto grigio ostrica, ad un intenso grigio seppia.
Sentite il freddo che vi raggela le ossa?
Ed ora immaginatevi invece, una cascata dorata che scorre a fiotti, con alcune sfumature di colori che rasentano il marrone, fino ad arrivare a toni di giallo canarino, dai quali filtrare la realtà che ci si para davanti.
E se tutto ciò fosse in un grande spazio a prova di Covid, con musica dal vivo e la tranquillità di una normale sera infrasettimanale?
Ecco, il luogo che vi stiamo consigliando è la “Fabbrica in Pedavena”, nuova birreria a Prato, in via Galcianese 23 C, aperta dal 22 ottobre 2020, sia a pranzo che a cena, luogo molto spazioso ed accogliente.

La struttura all’interno è molto moderna, ma strizza l’occhio allo stile vintage bavarese con tavoli per famiglie e gruppi di amici, ma anche con un bel bancone al centro della sala, adatto a quando non ci sarà più problemi di Covid, e potremo rimanere a chiacchierare col barista sorseggiando dell’ottima birra fresca artigianale.
Il locale oltre che ad una grande selezione di birre offre la possibilità, sia a pranzo che a cena di mangiare pizza alla pala, taglieri, specialità che rispettano il territorio, dolci e piccoli sfizi, il tutto sotto la consulenza dello Chef Massimiliano Catizzone (ex Executive di un gruppo monstre come Human Company), mentre come in house Chef, abbiamo Luca Bassi.
Insomma, andate a provarla, e vi accorgerete di come quella birra ghiacciata, e questo grande locale, potranno scaldarvi il cuore, in un freddo giorno invernale.







Sicuramente in un periodo storico in cui la crisi dovuta alla pandemia inizia ad allungare le sue braccia su un’economia già in stallo da anni, in mezzo alla disperazione di tante filiere, su tutte quella della ristorazione e dell’hotellerie, vedere gruppi imprenditoriali che investono, continuano e creano spazi nuovi, là dove prima occuparli era una necessità ed al giorno d’oggi è una realtà trovarne di nuovi.