Baccalunch, per non fare la figura del baccalà

Tanto almeno una volta nella vita avete fatto la figura del baccalà. 

Tipo: scelta sbagliata per un appuntamento romantico. Ahia. Tatticismi a parte, fidatevi, il ristorante Baccalunch vi eviterà di fare figure cacine con partner o affini.

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Tartare di baccalà con lemongrass e ginger 

Amiamoci e partiamo: il Baccalunch è un ristorante di nuova apertura nel cuore de “l’ultimo quartiere di veri fiorentini”, cioè San Frediano. Sorge vicino alla pedonalizzatissima piazza del Carmine, con annessa splendida chiesa.

 

Il locale è piccolo, con un’ottima acustica per le vostre intime chiacchiere e i vostri scambi d’amorevoli corrispondenze. Non è sicuramente per gli amanti dei ristoranti caciaroni e da famiglie numerose, vedi il film ‘Domenica d’Agosto’ , con Ave Ninchi a cucinare per una decina di pasciuti italiani stile anni ’50.

 

Il locale è piccolo, con un’ottima acustica per le vostre intime chiacchiere e i vostri scambi d’amorevoli corrispondenza

Il Baccalunch è il coronamento di un sogno.

Intanto sfido chiunque a non avere come sogno quello di aprire un ristorantino in San Frediano. Poi, dal generale passando al particolare, dietro a questa ittica ambizione vi è lo sforzo di Francesca Niccolini, la donna dal sorriso all’acqua di rose.

Fiorentina dall’aria umile e gentile, cuoca Francesca ha deciso di coronare il proprio di sogno di avere un ristorante cucinando uno degli elementi caratteristici della cucina di pesce italiana: il baccalà. 

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Millefoglie di baccalà

Dopo la formazione presso la Scuola di Arte Culinaria “Cordon Bleu” ha esplorato il mondo della cucina etnica grazie ad una lunga esperienza con una chef Birmana, che ha introdotto Francesca al mondo della cucina etnica. Un insieme di culture culinarie, profumi e spezie che oggi lasciano un segno nei piatti di Baccalunch.

La prima cosa che mi viene in mente è: ma che noia cucinare tutti i giorni la stessa cosa. Pensiero condiviso anche da Francesca, che per ovviare a questo annoso problema ha deciso di intraprendere un tour creativo rivisitando il baccalà in ricette from all over the world.

 

Dai classici: baccalà alla livornese e alla vicentina, al baccalà in salsa al curry o l’hamburger, in questo caso di sgombro –unico strappo al dogma baccalesco- . 

Si attestano come piatti degni di “WTF”, sbombardamento pelvicocelebrale:

  • Baccalà in crosta di pane alle spezie
  • Tartare di baccalà condita con la salsa fusion di pesce, soia, lime, peperoncino e aceto,
  • Parmigiana di baccalà espressione di italianità

 

Quello che colpisce è la freschezza dei piatti. Sarà l’amore che Francesca riversa nelle sue ricette e saranno gli ingredienti di prima scelta selezionati a partire dalla materia prima: il baccalà.

Gli orari di apertura di Baccalunch sono dal martedì alla domenica a pranzo dalle 12.30 alle 14.30, lunedì giorno di chiusura. Solo il sabato è aperto anche a cena, dalle 19.30 alla 22.30, per una scelta di stile di vita essendo un ristorante interamente a conduzione familiare. La spesa media a pasto è tra i 15 e 30 euro.

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Notevole la lista di vini che ovviamente propone una discreta varietà di bianchi, con i toscani, tipo vermentino dell’Agricola San Felice e i nordici come il famigerato Gewurtztraminer St Michel Eppan (molto più gewurtz –aromatico– che traminer). Tra i  rossi si annoverano il pinot nero, H.Lun  e il sicilianissimo Fiammato Rosso, Miceli.

 

ATTENZIONE: I PIATTI CHE VEDETE NELLE FOTO SONO PORZIONI DI PRESENTAZIONE. LE DIMENSIONI DEI PIATTI SONO MOLTO PIU’ GRANDI 

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